IL BACIO DI GIUDA
di Giuseppe Runggaldier – scolpita ad Ortisei nel 1926
dimensioni: m. 2,00 x 1,60 x 1,50
numero portatori: 16
Confraternita del SS. Agostino e Monica
Sono rappresentati oltre a Gesù e Giuda, anche due soldati.
Il gruppo, pur nel tentativo di uniformarsi, con il realismo dei particolari, al tono dominante delle altre Casse, se ne distacca, soprattutto per il diverso modo di trattare la materia, lasciando maggiormente in evidenza l’intaglio del legno.
Approfondimento di Don Giovanni Margara
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Fra tutti i gesti violenti e oltraggiosi compiuti contro Gesù, il bacio di Giuda è forse il più blasfemo.
E’ subdolo, a differenza dei flagelli, delle percosse e dei chiodi: quelli, per lo meno, sono strumenti intrinsecamente violenti, inequivoci, chiaramente diretti a procurare il male ad una persona; non si mascherano.
Il bacio di Giuda, invece, nasconde dietro un’apparenza positiva il peggiore degli oltraggi: la menzogna e quindi il tradimento.
Il più umano dei gesti diventa il più disumano dei simboli.
Ciò che qualifica ed esprime un rapporto di intima confidenza, qui dichiara subdolamente la vile rottura di un rapporto di amicizia e di fiducia.
Quanto ci scandalizza il gesto di Giuda! Quanto ci indigna questo tradimento! Ma quanto non ci scandalizzano i nostri tradimenti!