CRISTO CADE SOTTO LA CROCE
di ignoto di scuola napoletana del XVII
dimensioni: m. 2,70 x 3,00 x 1,50
numero portatori: 12
Confraternita dei SS. Pietro e Caterina
Sono raffigurati Gesù in ginocchio sotto il peso della croce, Simone di Cirene nell’atto di aiutarlo e un soldato.
Per il Ratti l’opera – detta anche “Il cireneo” – è opera del medesimo autore de “La Flagellazione” della quale segue il cammino a Savona.
I valori compositivi e cromatici dei due gruppi sono simili. In questo si evidenzia una bidimensionalità ancora più palese, appena mossa dall’atteggiamento del soldato.
Approfondimento di Don Giovanni Margara
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Gesù percorre faticosamente la strada verso il Calvario, portando il peso fisico e morale della sua croce. Un peso micidiale che lo fa cadere certamente più di una volta.
Intorno a lui c’è una folla rumorosa e tumultuante.
C’è chi guarda con dolore, chi osserva con disprezzo, chi insulta, chi implora, chi prova pietà per il condannato, chi si diverte per questa scena di morte e ride.
Ci sono donne che piangono, che vogliono far sentire la loro solidarietà, il loro dolore al Signore che sta andando a morire. Tuttavia sembra che Gesù, invece di apprezzare il loro pianto, le rimproveri invitandole a guardare a se stesse, a pensare a quale sorte ben peggiore potrebbe toccare loro e i loro figli. Ma perché?
Certamente Gesù apprezza la compassione di queste donne e proprio perché le ama vuole dare loro ancora un messaggio di amore: se non vi convertite, voi e i vostri figli, la vostra rovina sarà peggiore di quella che vedete compiersi nella mia persona. E’ un messaggio di salvezza, non di disprezzo.