Arciconfraternita SS. Trinità
Un lungo “peregrinare” tra le varie sedi confraternali caratterizza la storia dell’Arciconfraternita della SS.Trinità sino al trasferimento dei propri beni artistici dalla Chiesa di N.S.della Consolazione e S. Rita all’ Oratorio di Via Guidobono, fraternamente accolti dalla Confraternita dei Santi Giovanni Battista,Evangelista e Petronilla, nel 2015.
Tracce della presenza devozionale della SS.Trinità in Savona sono attestate già nel XV secolo come si può desumere dal codice membranesco dell’ Ufficiatura. L’aggregazione con l’ Arciconfraternita della SS.Trinità di Roma portò numerosi privilegi a quella savonese oltre al cambio della cappa da bianco al vestire “ la livrea purpurea”. I numerosi traslochi di sede e i danni subiti durante la Seconda guerra mondiale hanno arrecato la dispersione di gran parte dei beni dell’ Arciconfraternita.
Questi avvenimenti però non hanno depauperato completamente il patrimonio artistico e culturale che ha formato l’insieme storico arciconfraternale : tra i beni ancora in possesso alla SS. Trinità spiccano l’ Arca della Santa Croce, contenente la preziosa reliquia donata, nel 1775, dal principe Altieri, Arca che fu “ristorata” nel 1856 con una spesa comprendente l’ inargentatore e i lavori apportati da Antonio Brilla, le casse dell’ Addolorata del Martinengo e quella della Madonna della Misericordia del Chiappori, acquisito nel 1831 per un prezzo simbolico di 60 lire, come si dichiara nell’atto sottoscritto dallo scultore, “a titolo di regallo”; per l’anno giubilare della Misericordia (2016), è stato esposto presso l’omonimo altare in Duomo,dove ancora si trova.